1. Detrazione Fiscale del 75% per abbattimento barriere architettoniche entro il 31/12/2025
(Nuovo art. 119-ter DL n. 34/2020)
Dalla legge di bilancio 2022, tra i bonus edilizi è presente l'agevolazione per abbattere le barriere architettoniche (nuovo art. 119-ter DL. n. 34/2020). Si tratta di una detrazione dall’imposta sui redditi lorda (sino a concorrenza del suo ammontare) pari al 75% in 5 quote annuali delle spese sostenute dal 1° gennaio al 31 dicembre 2025 per la realizzazione di interventi direttamente finalizzati al superamento e all'eliminazione di barriere architettoniche in edifici già esistenti.
Ai fini dell'accesso alla detrazione, gli interventi devono rispettare i requisiti previsti dal decreto del Ministro dei lavori pubblici n. 236/1989.
La spesa massima detraibile è pari a:
- 50.000 euro per gli edifici unifamiliari o per le unità immobiliari situate all'interno di edifici plurifamiliari che siano funzionalmente indipendenti e dispongano di uno o più accessi autonomi dall'esterno;
- 40.000 euro moltiplicati per il numero delle unità immobiliari che compongono l'edificio per gli edifici composti da 2 a 8 unità immobiliari;
- 30.000 euro moltiplicati per il numero delle unità immobiliari che compongono l'edificio per gli edifici composti da più di 8 unità immobiliari.
Note
Se l’importo complessivo dei lavori supera i 70mila euro, è necessario riportare in fattura e nel contratto la nota dichiarazione relativa al CCNL Edilizia eventualmente applicato ai lavoratori incaricati delle lavorazioni edili.
Per beneficiare della detrazione dal reddito, è necessaria, al termine dei lavori, l’asseverazione rilasciata da un tecnico abilitato che attesti che i lavori rispondono ai requisiti del DM 236/89.
2. Detrazione Fiscale del 50% in 10 Anni entro il 31/12/2025 (DL. 83/2012)
La detrazione dall’Irpef delle spese sostenute per il recupero del patrimonio edilizio, di cui all’articolo 16-bis del Dpr n. 917/86 (Testo unico delle imposte sui redditi-TUIR), prevede una diversificazione delle aliquote di detrazione per i prossimi anni e introduce, per la prima volta per questa storica agevolazione (in vigore dal 1998), delle differenziazioni in funzione della situazione soggettiva del soggetto Irpef.
- per i contribuenti che destinano l’immobile ad abitazione principale intesa come dimora abituale, le percentuali di detrazione sono stabilite nel:
- 50% nel 2025;
- 36% nel biennio 2026/27;
- 30% dal 2028 al 2033;
- per gli immobili non utilizzati come dimora abituale, le percentuali di detrazione sono:
- 36% nel 2025;
- 30% dal 2026 al 2033.
Il limite di spesa per ciascuna unità immobiliare è di 96mila euro dal 2025 al 2027, per poi scendere a 48mila euro per i sei anni successivi, dal 2028 al 2033.
3. Detrazione fiscale del 19% per mezzi di sollevamento per persone diversamente abili (L. 104/1992)
Sono ammesse a questo incentivo le spese riguardanti i mezzi necessari al sollevamento dei disabili che sono accertati ai sensi dell’art.3, comma 3, della legge n. 104/92 (e successive modifiche e integrazioni), indipendentemente dal fatto che essi fruiscano o meno dell’assegno di accompagnamento.
Requisiti per la detrazione del montascala
Per accedere a questa detrazione è necessario un handicap motorio o psicomotorio attestato da certificato medico che può essere del richiedente o del disabile in carico al richiedente.
4. Iva agevolata al 4% (DPR. 663/1972)
Secondo il D.P.R. n. 633 del 26/10/1972, se totalmente conformi alla normativa in materia di abbattimento barriere architettoniche, le opere realizzate possono usufruire di IVA ridotta al 4%. Il montascala può usufruire di questa agevolazione.
5. Contributi a fondo perduto (L. 13/1989)
Con la Legge 13 del 1989, lo stato Italiano ha deciso di erogare contributi a fondo perduto per la realizzazione di opere che permettono l'accessibilità, cioè la rimozione o superamento di barriere architettoniche anche nell'edilizia privata (ad esempio condomini e abitazioni).
I contributi sono distribuiti seguendo una graduatoria basata anche sullo stato di necessità del richiedente.
Di seguito forniamo alcune indicazioni circa le condizioni e le modalità per poter accedere a questi contributi.
Chi può usufruirne
- Disabili con invalidità totale per quanto riguarda i problemi di deambulazione che hanno la precedenza sugli altri.
- Portatori di handicap con menomazioni o limitazioni permanenti alle funzioni di movimento e non vedenti.
- Chi ha in carico persone con disabilità permanenti;
- I condomini dove ha la residenza almeno una persona appartenente a una categorie di beneficiari;
- Gli immobili di centri medici, residenze protette, istituti che svolgono assistenza di persone con disabilità.
Esempi di opere ammesse al contributo L 13/89
- miniascensore, piattaforma elevatrice
- montascale e servoscala
- ascensori, sia nuova realizzazione che modernizzazioni
- modifiche e adeguamenti a porte di ingresso e percorsi orizzontali (nei condomini)
- dispositivi per favorire la mobilità dei non vedenti
- automazione di porte e portoni
- rampe per l'accesso degli edifici
6. Pagamento agevolato a rate
Offriamo la possibilità di dilazionare il pagamento del montascala o altro impianto di sollevamento tramite credito concesso da primaria società finanziaria Italiana con la quale ha contrattato condizioni economiche vantaggiose per i clienti elfer.
Costi e incentivi per montascale a Parma
Approfondisci quanto costa la fornitura e installazione di un impianto montascale; quali agevolazioni, detrazioni, incentivi sono in vigore nel territorio parmense.